StorieDì Storia L'amore ai tempi di Enrico VIII

31.10.2018

"Son di nuovo ritornato lo scapolo più felice del creato". Queste, secondo la leggenda, le parole con cui Enrico VIII, secondo monarca della dinastia Tudor e re d'Inghilterra dal 1509 al 1547, commentò la morte per decapitazione della sua seconda moglie, Anna Bolena.

Oggi, un'uscita del genere, magari fatta con un selfie su Instagram o con un cambio di situazione sentimentale su Facebook, verrebbe immediatamente tacciata come politicamente scorretta, poco ortodossa, sicuramente irrispettosa. Ma avremmo il coraggio di rivolgerci in questi termini a sua maestà Enrico VIII?

Nella memoria collettiva sicuramente più famoso per le sue vicende amorose che non politiche, a soli 18 anni fu incoronato re: uomo attraente, alto circa un metro e novanta, biondo e atletico, definito "il più bel principe della cristianità", Enrico era ben lontano dall'immagine successivamente tramandata ai posteri di un re tirannico, obeso e spietato. Si era dotato di una vasta cultura umanistica, un'ottima conoscenza delle lingue e uno spiccato interesse per la teologia, nonché un notevole talento musicale.

Uno dei tanti ritratti di Enrico VIII
Uno dei tanti ritratti di Enrico VIII

Incominciarono però quasi subito i problemi di discendenza che segneranno a lungo il suo regno. La prima gravidanza della regina Caterina d'Aragona, sua prima moglie, si concluse con un figlio nato morto, nel 1510, ed un secondo figlio sopravvissuto soltanto due mesi. Nel 1516, nel bel mezzo dei fermenti militari antagonistici con la Francia, la regina Caterina diede alla luce una bambina, Maria (Lady Mary), facendo sperare Enrico. Un figlio maschio nel frattempo tardava ad arrivare.

Caterina d'Aragona
Caterina d'Aragona

Nel frattempo Carlo V veniva scelto dai principi elettori come guida del Sacro Romano Impero e l'Inghilterra occupò per anni un ruolo determinante nelle questioni politiche tra Francia e Spagna.

Proseguivano però i problemi dinastici. Enrico ebbe molte amanti, tra cui Maria Bolena ed Elizabeth Blount. Il figlio avuto con quest'ultima morì giovane, e i problemi che sarebbero eventualmente scaturiti per via dell'illegittimità spinsero Enrico a non riconoscere i figli avuti con Maria Bolena, nonostante Henry, il maschio, gli fosse straordinariamente somigliante.

Nel 1526, quando Caterina raggiunse la menopausa, Enrico iniziò a corteggiare la sorella di Maria Bolena, Anna. Dopo una serie di battaglie sul piano del diritto per l'annullamento del matrimonio con Caterina, Enrico rispose alle resistenze di Papa Clemente VII con la separazione della Chiesa Anglicana da quella Cattolica. Tutto ciò gli valse la scomunica, ma anche il tanto agognato "divorzio".

Il 25 gennaio 1533 si celebrarono le nozze di Enrico ed Anna Bolena, nonostante il precedente matrimonio fosse ancora ritenuto valido da alcuni. Allo stesso tempo Anna veniva riconosciuta come sua regina. Così la nuova erede legittima divenne sua figlia, la principessa Elisabetta.

Ritratto di Anna Bolena
Ritratto di Anna Bolena

Il Parlamento approvò gli atti che sancirono la frattura con Roma nella primavera del 1534. L'Act of Supremacy stabilì che il re è <<...l'unico Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra>> e l'Act of Succession spostò ufficialmente la linea dinastica dalla ex sovrana alla discendenza di Anna Bolena.

Dal 1536, Anna cominciò a perdere il favore di Enrico, per via del suo carattere indisponente, ma soprattutto perché neppure con lei era riuscito ad avere un figlio maschio. Dopo la nascita di Elyzabeth, Anna ebbe altre gravidanze che si conclusero però con aborti spontanei o con bambini nati morti; in particolare il 29 gennaio 1536 ebbe un aborto spontaneo di un maschietto e non fu più considerata in grado di generare un erede.

Enrico VIII, nel frattempo, s'interessò a un'altra nobile della corte, Jane Seymour, dama di compagnia di Anna. Restava però da risolvere il matrimonio con Anna: al fine di eliminarla si preferì una modalità tale da evitare scandali internazionali. Venne imbastito contro di lei un processo per alto tradimento e stregoneria, che terminò con la condanna a morte della regina. L'esecuzione ebbe luogo il 19 maggio 1536.

Jane Seymour
Jane Seymour

L'anno successivo Jane, incredibilmente, diede alla luce un figlio maschio, Edoardo. La regina presenziò al battesimo, ma sviluppò una sepsi e morì una decina di giorni dopo. Enrico VIII, pare, fu pervaso da un profondo turbamento per la perdita della donna che gli aveva finalmente generato un erede.

La questione dinastica tuttavia non era ancora risolta. L'unico erede maschio, il principe Edoardo, non godeva di buona salute ed Enrico pensò allora ad Anna di Clèves, dopo aver visto il lusinghiero ritratto della giovane, dipinto da Hans Holbein il Giovane. Enrico era abbastanza convinto, e decise di sposarla. Il matrimonio si celebrò il 6 gennaio 1540. L'unione tuttavia durò appena sei mesi. La donna non era poi così attraente come nel dipinto. Enrico, Enrico... persino noi abbiamo imparato a non fidarci delle foto profilo su Facebook, e che diamine! Scherzi a parte, come anche negli altri matrimoni del re inglese, decisive furono anche e soprattutto motivazioni di origine politica a spingerlo a concludere gli accordi coniugali.

Il lusinghiero ritratto di Anna di Clèves
Il lusinghiero ritratto di Anna di Clèves

Il 28 luglio del 1540 Enrico sposò la giovane Caterina Howard, già dama di compagnia di Anna di Clèves, prima cugina di Anna Bolena, nonché discendente della nobile casata Howard. Caterina all'epoca aveva circa 18 anni. Tuttavia, anche questo matrimonio durò poco. La nuova regina era sospettata di avere più di una relazione, in particolare con altri due uomini. Le indagini che seguirono provarono i fatti e tra il dicembre 1541 e il febbraio 1542 avvenne l'esecuzione dei due amanti e della stessa Caterina, che all'epoca non aveva nemmeno vent'anni e si presentò al patibolo estremamente provata.

Caterina Howard
Caterina Howard

Enrico sposò quindi la sua sesta ed ultima moglie, la ricca vedova Caterina Parr, nel 1543. La Parr, donna di eccezionale cultura e carattere volitivo, si scontrò subito con Enrico per motivi religiosi. Le frequenti discussioni portarono quasi alla rottura, finché la nuova regina, forse mossa dai recenti e turbolenti trascorsi del re, si recò dal re per scusarsi e dichiarare le loro discussioni frutto unicamente del desiderio di assistere al suo spiccato genio retorico. Caterina comunque contribuì a riconciliare Enrico con le sue prime due figlie, Mary ed Elizabeth, e a garantire qualche anno di serenità ai figli del sovrano, nonché considerevoli "conquiste" per il prossimo futuro.

Caterina Parr
Caterina Parr

Nel 1544 una legge del Parlamento reinserì Maria ed Elizabeth nella linea di successione dopo il principe Edward, benché fossero ancora ritenute illegittime. La stessa legge confermò a Enrico il diritto di determinare, con le sue volontà, l'ulteriore successione al trono.

Gli ultimi anni furono per lui segnati da un declino fisico e mentale, culminato nelle accuse di eresia e tradimento lanciate contro la moglie Caterina Parr, che evitò l'arresto nell'estate 1546 solo dopo aver formalmente ribadito la propria sottomissione al consorte.

Enrico si spense nel 1547 nel palazzo di Whitehall.

L'unico figlio maschio di Enrico, Edoardo, ereditò la corona, diventando Edoardo VI. Edoardo fu il primo monarca protestante a regnare in Inghilterra. Poiché Edoardo aveva soltanto nove anni però, non poté esercitare concretamente il potere. Il resto però è un'altra storia.

Edoardo VI
Edoardo VI

Insomma, Enrico... mai una gioia. Missione compiuta? Più o meno.

di Giorgio Rico

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