StorieDì Storia San Valentino o Lupercalia?

14.02.2019

Secondo un'opinione oggi piuttosto diffusa, la festività dedicata agli innamorati, quella del santo martire Valentino da Terni, è da ricondurre ad un'origine pagana, e più esplicitamente alla volontà di Gelasio I, nel 496, di sostituire la festa romana dei Lupercalia, e forse di cristianizzarne gli intenti. Ciò non è tuttavia provato, nonostante alcune curiose coincidenze contestuali ne suggeriscano una superficiale corrispondenza.

È abbastanza nota, relativamente al santo, la leggenda secondo cui questi avrebbe donato a una fanciulla povera una somma di denaro necessaria come dote per il suo matrimonio. Da ciò deriverebbe dunque la tradizione di considerare il santo vescovo Valentino come il protettore degli innamorati.

Secondo alcuni però tale associazione è postuma: una delle tesi più note è che l'interpretazione di san Valentino come festa degli innamorati si debba ricondurre a Geoffrey Chaucer, che nel Parlamento degli Uccelli associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d'Inghilterra con Anna di Boemia. Interpretazione poi ampiamente messa in discussione da altri studiosi, come H. Kelly. Pare che il fidanzamento di Riccardo II sarebbe da collocare infatti al 3 maggio, giorno dedicato a un altro santo omonimo del martire, san Valentino di Genova.

Più rilevante è comunque il periodo in cui la festa si colloca: alla metà di febbraio si riscontrano infatti i primi segni di risveglio della natura, periodo in cui, soprattutto in Francia e Inghilterra, si riteneva che cominciasse l'accoppiamento degli uccelli. E non da poco è il fatto che qualche secolo prima, esattamente al 15 di febbraio, si celebrasse un'altra festività: proprio quella dei Lupercalia.

I Lupercalia furono per lungo tempo una ricorrenza di purificazione del gregge (nelle sue prime fasi), e poi della città palatina, celebrata alla metà del mese di febbraio a cura del duplice sodalizio dei Luperci Quintilii e Fabiani, in onore di Luperco, antico dio latino collegato con il lupo sacro a Marte, poi considerato come epiteto di Fauno e infine assimilato al greco Pan. Paredra del dio è Luperca, identificata dal mito con la moglie del pastore Faustolo. La festa si svolgeva innanzi al Lupercale, sacra grotta ai piedi dell'altura del Germalo dove, all'ombra di un fico, Faustolo avrebbe rinvenuto i gemelli Romolo e Remo allattati da una lupa. Ricorrenza dunque che affonda le sue radici nel controverso mito di fondazione di Roma.

La festa, che è la più ricca di problemi di tutto il feriale romano, si svolgeva in due fasi: nella prima, i due sodalizi dei Luperci si recavano al Lupercale e sacrificavano dei capri e un cane, mentre le vestali offrivano focacce di grano delle prime spighe della passata mietitura. Nella seconda fase due giovani venivano toccati sulla fronte con il coltello bagnato del sangue dei capri immolati. Il sangue veniva poi asciugato con un fiocco di lana bianca immerso nel latte. Successivamente, indossata sul corpo nudo la pelle degli animali sacrificati, e realizzate con la medesima pelle due strisce, correvano attorno alla base del Palatino e percotevano le donne che si offrivano per ottenere la fecondità.

A. Camassei, Lupercalia, 1635, Museo del Prado
A. Camassei, Lupercalia, 1635, Museo del Prado

Si ha ricordo di una celebrazione del Lupercalia ancora ai tempi di Antemio (467-472), per essere poi sospesa fino al 494, anno in cui il senatore Andromaco, la restaurò in occasione di una pestilenza che desolò la città. Sarà poi proprio papa Gelasio I, nell'invettiva Adversus Andromachum senatorem, a scagliarsi contro il provvedimento di Andromaco, proibendo ai fedeli di partecipare alla cerimonia. Nel 496 inoltre, come anticipato, lo stesso Gelasio istituirà per il 14 febbraio la ricorrenza dedicata a Valentino da Terni.

Nonostante non vi sia di fatto l'evidenza di una reale corrispondenza tra i due rituali, la Storia, in ogni caso, sembra suggerirci che il giorno dedicato a san Valentino, quello che oggi è diventato occasione di una festa più commerciale che religiosa, affondi le sue radici in una tradizione rituale sicuramente più ampia di quanto si possa immaginare.

Sitografia:

 https://www.treccani.it/enciclopedia/lupercali_%28Enciclopedia-Italiana%29/

Bibligrafia:

 Alfredo Cattabiani, Santi d'Italia, Milano, Ed. Rizzoli, 1993

Jack B. Oruch, St. Valentine, Chaucer, and Spring in February, Speculum

di Giorgio Rico

© 2018 Blog di articoli storici dello staff di StorieDì, a cura di Giorgio Rico. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia